ARCHIVIO LUIGI PIRANDELLO. VI SEZIONE PREMIO NOBEL
VI. 1. Registro delle firme degli invitati al ricevimento organizzato da «Le Figaro» a Parigi il 18 novembre 1934 in onore di Luigi Pirandello.
Marta mia, non puoi immaginarti le feste che mi sta facendo Parigi fino dal mio arrivo. Ne sono profondamente commosso, tanto più quanto le comparo con quelle che mi ha fatto l’Italia! Al ricevimento del “Figaro” erano più di 1500 persone: tutte le maggiori personalità della politica e delle lettere, tutte le più grandi dame di Parigi, Ministri, Ambasciatori, Accademici, tutti i maggiori rappresentanti del teatro francese, autori, direttori, attori e attrici. Crémieux m’ha detto che non s’era mai vista una cosa simile.
[Lettera a Marta Abba, Parigi, 29. XI. 1934]
VI. 4. 2. Discorso pronunciato da Luigi Pirandello al Banchetto del 10 dicembre 1934 a Stoccolma.
(…) ho dovuto fare il discorso e m’è toccato farlo in francese per suggerimento del nostro Ministro, non essendo ammissibile che un interprete traducesse il mio italiano. Me la son cavata bene.
[Lettera a Marta Abba, Stockholm 12 XII. 1934]
VI. 5. Targa del Premio Nobel conferito a Luigi Pirandello il 10 dicembre 1934.
Un supporto ligneo rivestito di pelle marrone, racchiude un dittico pergamenaceo dipinto ad acquarelli ed oro. Sulla Targa, impressa in rilievo a caratteri d’oro, si legge la motivazione del Premio: Luigi Pirandello è insignito del Premio per aver profondamente trasformato l’arte drammatica e scenica. La Targa è opera dell’artista svedese Bertha Svensson-Piehl (1892-1963).
Io, sì, non ho trovato letteralmente un minuto per scriverTi, oppresso – è la parola – dai festeggiamenti che m’hanno fatto, dai giornalisti di tutti i paesi che m’hanno assediato, interviste e telegrammi, telegrammi, telegrammi; ne avrò ricevuto un mezzo migliajo a dir poco! da S. A. Reale Adalberto di Savoia-Genova alla tua ex-cameriera Lina! – Ne arrivano ancora da tutte le parti del mondo, e non so come fare a rispondere.
[Lettera a Marta Abba, Roma 15. XI. 1934]
IN BIBLIOTECA
Prins Wilhelm, Den Andre, Stockholm, P.A. Norstedt & Söners Förlag, 1934.
Jeri sera, pranzo a Corte, col Re e tutti i Principi Reali. Il Re è stato con me d’una cortesia senza pari; e uno dei Principi, il Principe Guglielmo, secondo genito del Re, s’è intrattenuto con me tutta la serata.
[Lettera a Marta Abba, Stockholm 12 XII. 1934 ]
Immagini del 10 dicembre 1934 a Stoccolma.
Grazie al contributo dell’Associazione Luca Coppola e Giancarlo Prati
è stato possibile realizzare questa sezione dedicata al Premio Nobel.