Pirandello e gli altri

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Le polemiche letterarie di questi anni hanno spesso tra i protagonisti Pirandello, frequentemente ritratto in compagnia di attori ed altri autori drammatici. In particolare viene coinvolto dal dibattito fra Strapaese e Stracittà. A volte i disegnatori riescono a creare una vignetta o una battuta anche da spunti molto esili, da fatti di cronaca avvenuti o dichiarazioni casuali di questo o quel personaggio. La caricatura rivela qui i suoi limiti di “commento ai fatti di cui si parla” e può divenire un rebus di difficile soluzione, anche perché la storia provvede, nel frattempo, a dare un diverso peso alle cose.

Strapaese e Stracittà.

La polemica tra Strapaese e Stracittà scoppia nel 1926. I due blocchi contrapposti si affrontano a colpi di articolo (senza sdegnare però l’arma bianca): da un lato i sostenitori del mondo rurale come nucleo vitale della storia e della letteratura nazionali, dall’altro gli esaltatori della velocità, delle auto, della vivificante vivacità cittadina.

Le riviste hanno in questa vicenda un ruolo fondamentale: “Il Selvaggio” e “L’italiano” da un lato, “Novecento” dall’altro; Maccari e Longanesi da una parte, Bontempelli dall’altra.

Bisogna però dire che i confini delle due fazioni non furono così netti e distinti come agli “Strapaesani”, che furono certo i maggiori “polemizzatori” in questa vicenda, piaceva far credere.

Un sunto tutto grafico nell’“Almanacco Letterario” mediante la matita di Tabet, che piazza tutti i contendenti in un campo di calcio e offre loro un pallone-letteratura perché possa essere infilato nell’una o nell’altra porta.

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A cura di Dina Saponaro e Lucia Torsello - grafica: Claudio Appetito